Il “Made in Italy” in Cina
Stop a voli intercontinentali costosissimi ed estenuanti per i cinesi appassionati del made in Italy. E’ arrivato il “Florentia Village”, Little Italy tutta cinese spuntata quest’anno tra Pechino e la città costiera di Tianjin, nella cosiddetta ‘zona di sviluppo industriale’ di Wuqing, un tempo campo desolato coltivato a mais. Sono bastati pochi mesi a completare il progetto del primo outlet cinese d’ispirazione europea: Versace, Armani, Prada, Gucci, Burberry e tutto il meglio del fashion ‘made in Europe’ riempiono i centri commerciali che affollano i vicoli di una Firenze rinascimentale, piena dei simboli che meglio evocano il Belpaese. Il Gran Canale affollato dal solito via-vai di gondole scorre sotto il ponte del Rialto, mentre i passanti si immortalano sorridenti di fronte al finto Colosseo e mangiano un gelato sotto colonnati e portici. E’ ciò che la Cina riesce a fare quando mette in moto le sue instancabili ruspe. Il Florentia Village è stato inaugurato a luglio di quest’anno, dopo l’annuncio della sua costruzione arrivato solo pochi mesi prima, a gennaio, dalla società italiana RDM Gruppo Fingen - attiva nei campi della moda e del Real Estate - che ha rivelato di voler investire un milione di dollari per la costruzione di cinque outlet in stile italiano in diverse città cinesi. Saranno tutti chiamati ‘Florentia Village’ e contribuiranno ad “accrescere il mercato dell’outlet in Cina”, ha dichiarato Ivano Poma - amministratore delegato del gruppo RMD Asia Ltd – sul Value Retail News a gennaio, aggiungendo che il progetto “avrà veri geni italiani”. E’ stato infatti realizzato dal gruppo Hydea, società italiana che opera nei settori dell’ingegneria, dell’architettura e dell’ambiente. Con una superficie complessiva di 60mila mq e una cittadella dello shopping di 45mila mq, il Florentia Village dà un assaggio della Dolce Vita occidentale, con ristoranti internazionali, mostre ed eventi in stile europeo e offre più di 200 marche di lusso - dal made in Italy più pregiato, ai marchi più noti dell’alta moda cinese - a prezzi outlet. I sempre più numerosi straricchi cinesi trovano ora i loro ‘sogni proibiti’ a un passo da casa, semplicemente saltando su uno dei 22 treni superveloci che portano ogni giorno a Wuqing. Sono tra i 10mila e 25mila i cinesi che visitano quotidianamente il Florentia Village. Tra questi il professor Wang Meng, insegnante nella città portuale di Tianjin, che ha deciso di portarci un suo collega tedesco. I tempi in cui gli ospiti Europei facevano il pieno di cultura cinese tra le meraviglie della Città Proibita sono ormai tramontati? Per la famigia Wang sembra di sì. “La prima impressione? E’ così grande! – dice la Sig.ra Wang in visibilio – l’architettura qui è spettacolare, soprattutto il Colosseo” si legge sul Telegraph.
Fonte: TG1 Online, 29 novembre 2011
Articoli correlati:
Condividi:
![Stampa questo articolo Stampa questo articolo](../laogaiv2/wp-content/plugins/wp-print/images/printer_famfamfam.gif)
Condizioni di utilizzo - Terms of use |
---|
Potete liberamente stampare e far circolare tutti gli articoli pubblicati su LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, ma per favore citate la fonte. |
Feel free to copy and share all article on LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, but please quote the source. |
![]() Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Internazionale. |