Il muro di Pechino, il Tibet e i cattivi consiglieri del Dalai
Piero Verni risponde ad un articolo di Francesco Pullia apparso il 18 novembre su Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani. Secondo Verni il Dalai Lama più che ricercare un dialogo con Pechino, farebbe meglio ad impugnare il piccone della resistenza non violenta per iniziare a far cadere qualche mattone del Muro di Pechino.
Verni prende le distanze da coloro che vogliono piegare la situazione del Tibet ai propri interessi di bottega politica e mostra quanto in realtà non sia ragionevole la proposta del Dalai Lama dato che il regime, in 60 anni di vita, non ha mai cambiato idea su una cosa: nel ritenere indispensabile la dittatura del Partito Comunista. Nessun tibetano vorrebbe di suo rinunciare alla richiesta di indipendenza. La maggioranza accetta la proposta dell’autonomia unicamente perché a proporla è il Dalai Lama.
Qui di seguito la lettera di Piero Verni a Francesco Pullia:
il muro di pechino il tibet e i cattivi consiglieri del dalai
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