Infanticidi, si teme l’emulazione
In Cina ancora bambini vittime di un attacco da parte di un folle. Un uomo ha ucciso sette piccoli alunni di una scuola materna di Hanhong, nella provincia nord occidentale dello Shaanxi.
L’attentato è avvenuto questa mattina alle otto, ora locale. Almeno altri venti piccoli risultano feriti. La Cina si interroga sul sesto episodio violento contro i bambini in tre mesi. Un uomo si è introdotto in un asilo privato di Hanzhong, nella provincia nordoccidentale di Shaanxi. Armato di coltello ha pugnalato a morte sette bambini e due adulti per poi rientare a casa e suicidarsi. Il gesto di Wu Huanming, 48 anni, resta ancora senza spiegazione. Allunga la striscia di sangue iniziata nel marzo scorso, tutti attacchi all’arma bianca secondo il medesimo copione.
“Sta diventando un fenomeno ispirato dall’emulazione. Gruppi già marginali diventano anche violenti. Una realtà che minaccia la stabilità della Cina a livello sociale “.
Il fatto è che in quest’ultimo caso l’omicida non viene descritto dai conoscenti come un malato mentale o qualcuno che avesse problemi economici. Le autorità stanno valutando se aumentare la sorveglianza intorno agli istituti scolastici.
Fonte: Euronews, 13 maggio 2010
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