Invasione Tibet – 7 Ottobre 1950. Film completo: “Il Grido di un popolo”

In Cina nel 1949 termina una delle più sanguinose guerre civili che la storia ricordi e il Partito Comunista prende il potere guidato dal suo carismatico leader Mao Tsetung. E sarà proprio quest’ultimo evento ad avere enormi e tragiche conseguenze sulla storia tibetana.

E’ lo stesso Mao, mentre celebra a Pechino la nascita della Repubblica Popolare Cinese, ad affermare con forza che il Tibet dovrà essere riconquistato alla Madrepatria Cinese e strappato alle “forze imperialiste”.

A Lhasa le affermazioni del leader comunista non giungono inaspettate. Il governo tibetano aveva già avuto sentore dei propositi della nuova classe dirigente cinese e aveva, invano, cercato di ottenere la solidarietà internazionale. Ma quell’isolamento che nei lontani e felici anni ’30 era sembrato così “splendido” oggi si ritorce come un boomerang contro il Paese delle Nevi. La Gran Bretagna risponde agli inviati di Lhasa che ormai è fuori dalle vicende politiche asiatiche, gli USA dicono che vedranno cosa si può fare ma poi non faranno nulla, il governo indiano, e soprattutto il suo Primo Ministro Nehru, tutto hanno in mente tranne che guastare i rapporti con la Repubblica Popolare Cinese e la neonata ONU (diretta discendente di quella Società delle Nazioni a cui il Tibet si era ben guardato dall’aderire) preferisce guardare da un’altra parte.

In questo desolante quadro politico il 7 ottobre 1950 le truppe del potente vicino cinese attaccano la frontiera tibetana in sei luoghi diversi e travolgono facilmente la debole resistenza del suo piccolo esercito. A Lhasa il governo e l’intera popolazione vengono presi dal panico. In novembre, sotto l’incalzare degli eventi, sono conferiti i pieni poteri al Dalai Lama nonostante abbia solo 16 anni. Mai nella storia il Tibet era stato governato da un Dalai Lama così giovane. Dopo essere penetrato in territorio tibetano, l’esercito cinese non avanzò oltre le regioni nord orientali forse temendo una reazione internazionale. Nell’aprile 1951 il governo del Dalai Lama inviò in Cina una delegazione che era autorizzata ad esporre il punto di vista di Lhasa e ad ascoltare le posizioni cinesi ma non poteva firmare alcun accordo. A Pechino però, i tibetani furono sottoposti a minacce di vario genere e venne loro impedito ogni contatto con le autorità di Lhasa. In queste condizioni la delegazione tibetana fu costretta a firmare un trattato in Diciassette Punti secondo il quale il Tibet entrava a far parte della Cina sia pure in condizioni di notevole autonomia. L’esercito comunista poté quindi entrare a Lhasa nel settembre 1951 portando così a termine l’occupazione del Tibet.

Fonte: Tibet House Foundation Italy

English article: Student Resources in Context, China Occupies Tibet, October 7, 1950

Film completo: Il Grido di un popolo

Laogai Research Foundation Italia ONLUS, 03/10/2016

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