La Cina mette un freno sulle staminali
Pubblicate oggi le linee guida che scoraggiano i dottori cinesi dal prescrivere trattamenti ingannevoli o non garantiti riguardanti cellule staminali. Le nuove linee guida, elaborate da un team di esperti europei e cinesi della BIONET, hanno richiesto tre anni per la realizzazione e andranno a rinforzare i limiti legali per l’uso delle cellule staminali imposti in Cina a partire dallo scorso maggio e le regolazioni del 2007 della International Society for Stem Cell Research. “Attualmente la Cina e’ un centro mondiale per il turismo da cellule staminali, ma non tutti i trattamenti hanno ricevuto approvazione”, ha detto Qiu Renzong, vicepresidente della commissione etica del ministero della Salute cinese. “Sono circa 50 le istituzioni cinesi che potrebbero aver offerto trattamenti a base di staminali a pazienti disperati per migliaia di dollari. Il numero di morti dovuti a questo e’ ignoto: l’intera area e’ stata priva di regolazioni, e il numero di pazienti e’ difficile da stimare”. Le nuove linee guida, secondo Qiu, dovrebbero essere invece capaci di porre un freno alla diffusione di pratiche mediche non idonee. “Lo scopo e’ eliminare dalla piazza tutti i trattamenti ingannevoli, che non offrono garanzie e che non sono stati approvati prima dalle autorita’ competenti”, ha detto Qiu. “Non vogliamo abbattere le speranze dei pazienti che vogliono rivolgersi alle staminali, ma metterli al riparo da trattamenti inefficaci e dannosi”.
Fonte: AGI, 3 settembre 2009
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