La Cina utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare i pedoni e i veicoli

Recenti relazioni indicano che il lancio a livello nazionale del riconoscimento facciale e della tecnologia di intelligenza artificiale permette una sorveglianza ampia e dettagliata dei cittadini da parte della polizia cinese.
I cittadini cinesi sono già controllati da più di 20 milioni di telecamere di sorveglianza, mentre si occupano della loro attività quotidiane in luoghi pubblici, secondo un recente documentario dell’emittente di stato CCTV.

Ora, l’intelligenza artificiale può identificare e “etichettare” le singole auto, i ciclisti e i pedoni con informazioni peculiari che possono essere memorizzate e usate per descrizioni di individui ricercati.

Lo strumento video intelligente identifica correttamente il sesso, l’età e la descrizione dei vestiti dei passanti, così come la differenza tra veicoli motorizzati e non motorizzati, dicono i media.

La tecnologia si inserisce in un crescente trend verso l’utilizzo del riconoscimento facciale come forma sicura di riconoscimento di identità, incluso identificare i passeggeri ferroviari e aerei, i clienti di attività reali e virtuali e nei casi di persone scomparse.

La tecnologia di riconoscimento del viso è già utilizzata in applicazioni di distribuzione automatizzata di pacchi e di condivisione di veicoli, nella sicurezza aeroportuale e in dormitori di college, in programmi di credito sociale, e contro gli attraversamenti pedonali non autorizzati.

Il riconoscimento facciale può essere utilizzato in combinazione con la tecnologia “Skynet” per tenere traccia di qualcuno in tempo reale, rendendolo un potente strumento “intelligente” di videosorveglianza che consente di ritracciare molti dei 1.3 miliardi di persone del paese, in particolare nelle città.

Mantenimento della stabilità
L’attivista per i diritti Jia Pin ha affermato che il monitoraggio del governo è tipicamente utilizzato per operazioni di sicurezza interna massive, ovvero per “mantenere la stabilità”.

“Dal loro punto di vista lo scopo è quello di controllare coloro che sono ritenuti elementi instabili, tra cui petenti e dissidenti”, ha detto Jia. “Usano vari tipi di software di sorveglianza online”.

“Sono controllati molto attentamente, in effetti”, ha detto, aggiungendo che a tal scopo le autorità violano abitualmente il diritto dei cittadini alla privacy.

Il veterano attivista politico di Pechino, Zha Jianguo, ha detto che la tecnologia in sé è neutrale.

“Può essere usato per fare sia il bene che il male”, ha detto Zha. “Ci sono telecamere di sicurezza in tutta Pechino”.
“Quando mi sono trasferito nel mio nuovo appartamento in un complesso residenziale, mi hanno detto che un giorno la polizia era passata a controllare il filmato di sorveglianza, per vedere dove ero stato”.

Misure incrementate
La polizia di sicurezza statale cinese ha aumentato il monitoraggio sulle 24 ore dei dissidenti e degli attivisti per i diritti in vista del congresso nazionale quinquennale del partito comunista cinese, il 18 ottobre.

I telefonini degli attivisti e le loro attività sui social media sono seguite da vicino dalla polizia, con un impatto diretto sulle loro attività, ha affermato in una recente intervista Liao Shuangyuan, membro del Forum per i diritti umani di Guizhou.

“Sono ora soggetto a continui controlli e persecuzioni”, ha detto Liao. “Di solito ci sono persone che stanno davanti al mio palazzo per osservare e seguirmi”.

“Il Forum dei diritti umani riesce a incontrarsi sporadicamente e in piccoli gruppi in questi giorni”, ha detto. “Siamo scesi a circa il 10% delle nostre precedenti adesioni”.

Dal 2008, i taxi di Pechino sono stati dotati di videocamere e tecnologia satellitare che trasmette un collegamento audio in diretta di quello che viene detto nella cabina a un computer per il controllo e l’analisi linguistica.

I media ufficiali hanno riferito che le telecamere e i sistemi satellitari sono stati installati nei taxi di altre grandi città, tra cui la regione autonoma uigura dello Xinjiang, scatenando sulla stampa denunce di violazione della privacy.

In alcune città, le telecamere automaticamente scattano almeno una foto di ogni occupante, come back-up in caso di successive attività criminali.

I media ufficiali dicono che le telecamere nei taxi hanno lo scopo di garantire la sicurezza dei conducenti, che nel 2003 hanno subito un numero senza precedenti di attacchi in tutto il paese.

Traduzione di Andrea Sinnove, LRF Italia Onlus


Fonte: RFA, 25 settembre 2017

English Article: RFA, China Uses Artificial Intelligence to Monitor Pedestrians, Vehicles

 

Condividi:

Stampa questo articolo Stampa questo articolo
Condizioni di utilizzo - Terms of use
Potete liberamente stampare e far circolare tutti gli articoli pubblicati su LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, ma per favore citate la fonte.
Feel free to copy and share all article on LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, but please quote the source.
Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Internazionale.