La Cina vuole “ripulire” internet

Nemmeno Internet è al riparo dalla volontà pianificatrice del governo cinese, che, alla voce “Lavoro Ideologico” prevede che questo sia “ripulito”, per “rafforzare le iniziative ideologiche e culturali online”, e “favorire una cultura positiva” su Internet. Parole che non necessitano di un grosso sforzo per essere tradotte: Pechino infatti ha già in diverse occasioni fatto riferimento alla necessità di mantenere il controllo sulle informazioni, perseguendo dunque nel tentativo di mantenere la Cina collegata a Internet, ma un Internet dove non circoli tutto quello che i governanti cinesi trovano inaccettabile.

Si tratta di una battaglia vecchia quanto Internet, che vede i censori cinesi fra i più attivi al mondo (esclusa la Corea del Nord), ma che, con il nuovo piano quinquennale, prevede ancora più “iniziative” per “dirigere l’opinione pubblica” diffondendo le notizie, e l’interpretazione delle stesse, seguendo le tecniche più sviluppate della propaganda. Quest’ultima, infatti, è lontana dall’essere statica: come si può vedere in un video in inglese diffuso dall’Agenzia di stampa Xinhua nei giorni precedenti gli incontri che dovevano concludere il Tredicesimo Piano Quinquennale (chiamato Shi San Wu in cinese), oggi la propaganda cinese è moderna, e nasconde il suo lavoro poco appetibile dietro tecnologie avanzate, musichette accattivanti, e un’aria pop che non sfigurerebbe in Paesi politicamente molto più aperti. Mentre Internet in Cina favorirà una “cultura positiva” e si “ripulirà” aspettiamoci numerosi video di questa natura: capaci di oscurare, con i loro scintillii pop, il livello di controllo asfissiante che i censori impongono online.

Fonte: LaStampa, 3 nov 15

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