La morte di un avvocato per i diritti cinesi solleva sospetti
PECHINO (Reuters) -Lunedi un noto avvocato cinese per i diritti umani è morto all’improvviso in ospedale per insufficienza epatica , lo ha riferito una fonte che conosceva bene il caso, a Reuters, nutrendo sospetti in quanto il professionista non beveva sostanze alcoliche e quindi la sua patologia potrebbe essere stata causata in carcere.
Il Presidente degli Stati Uniti George W. Bush incontra gli attivisti cinesi per i diritti umani nella Sala ovale gialla della Casa Bianca l’11 maggio 2006. Da sinistra verso destra: Bush, Li Baiguang, Wang Yi e Yu Jie
Li Baiguang, un avvocato cristiano per i diritti umani che si era incontrato regolarmente con funzionari di alto livello negli Stati Uniti, è morto all’Ospedale dell’esercito popolare di liberazione numero 81 a Nanjing, Cina orientale.
L’ospedale in cui è morto Li ha rifiutato di commentare, dicendo che non poteva divulgare i dettagli personali dei pazienti.
Bob Fu, un cinese-americano con base negli Stati Uniti che era un amico intimo, ha detto che la morte è sembrata sospetta. In corso degli ultimi anni , altri attivisti per i diritti di alto profilo sono morti per insufficienza epatica mentre erano in custodia.
Precedentemente Li era stato arrestato dalle autorità , anche nel mese di ottobre dell’anno scorso, ma non possiamo con certezza affermare se era già affetto dalla malattia. Li non ha mai bevuto alcolici e non ha mai fumato. E’ incredibile che a 49 anni una persona possa morire all’improvviso causa patologia di questo tipo al fegato.
Li ha guardato “perfettamente bene” all’inizio di questo mese in una visita a Washington, dove aveva incontrato funzionari statunitensi, ha detto Fu.
Il ministero della sicurezza pubblica cinese non ha immediatamente risposto a una richiesta di commento sul caso di Li o sulle accuse di negligenza, ha poi affermato che la Cina non fa affidamento sulle confessioni forzate, su maltrattamenti fisici e sulla tortura nel suo sistema di giustizia penale. Inoltre, rifiuta regolarmente le critiche nei confronti delle sue violazioni dei diritti umani, affermando che la Cina è un paese con uno stato di diritto.
Nel 2017, maltrattamenti da parte delle autorità cinesi potrebbero aver contribuito direttamente alla morte del vincitore del premio Nobel per la pace Liu Xiaobo e dell’attivista per i diritti Yang Tongyan, secondo un rapporto diffuso lunedì dal gruppo di difesa cinese Human Rights Defenders.
Reuters,26/02/2018
Traduzione Laogai Research Foundation Italia Onlus: “L’altra Cina: in ricordo di Harry Wu”
English article, Reuters:
Death of Chinese rights lawyer raises suspicions
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