Categoria: Legislazione sul lavoro

I parrucchieri cinesi, per esempio [video]

Il 9 giugno, Radio24 ha mandato in onda una puntata molto interessante del programma “Generazione Mobile” di Sergio Nava. Viene spiegato che la Cina sta adottando una serie di norme restrittive. Il paese si sta chiudendo e sta diventando molto selettivo per il rilascio di permessi di soggiorno e di lavoro. Pechino chiede che il giovane straniero, che voglia acquisire un’esperienza lavorativa in Cina, abbia nel curriculum almeno due anni di lavoro nel paese d’origine nel settore specifico in cui sta cercando lavoro.

Dieci lavoratori a nero e rifiuti pericolosi nella tintoria: maximulta e attività sospesa

La squadra interforze coordinata dalla divisione di polizia amministrativa sociale e immigrazione della questura di Prato, è intervenuta nel pomeriggio di giovedì 7 in una tintoria di via Gora del Pero, al Macrolotto Uno, gestita da un cinese di 62 anni che, al momento del controllo, era assente. Sono stati identificati 34 cittadini pakistani al lavoro, tutti con regolare permesso di soggiorno. Ma le verifiche ispettive hanno accertato la presenza di 10 lavoratori non regolarmente assunti, fatto che ha portato alla sospensione dell’attività produttiva e ad una sanzione di 17.000 euro a carico del titolare della ditta. Inoltre, il titolare è stato denunciato per reati in materia di deposito incontrollato di rifiuti pericolosi e di altro tipo nello stabile produttivo.

A Prato il corteo per il lavoro e la sicurezza, ma i cinesi non ci sono - Video

La manifestazione nazionale con i leader di Cgil, Cisl e Uil sfila per le vie del centro prima degli interventi in piazza Duomo: “Questa città è un’importante e simbolica realtà industriale”. Presente anche Confindustria: “E’ una priorità anche per noi”.

Cina, baby modella russa muore dopo 13 ore di sfilata

Vlada Dzyubamì, siberiana, soffriva di miningite. Era sottoposta a un contratto definito ‘da schiava’ e aveva paura di chiedere aiuto a un medico perché non aveva assicurazione.

Cina - Operai Volkswagen: «Sottopagati e in carcere»

Oltre 3 mila lavoratori esternalizzati invitano la società madre tedesca ad assumersi la responsabilità delle violazioni presso la Faw-Volkswagen di Changchun. In prigione un delegato sindacale.

Quanto ‘costa’ davvero un cellulare?

Irene Luo, Epoch Times | 17/06/2017
Yi Yeting, come milioni di giovani uomini e donne nati nella Cina rurale, è emigrato in cerca di migliori prospettive verso la costa, a Shenzhen, dove ha trovato un impiego in una grande azienda statale.
Dopo due anni di lavoro, a 24 anni di età, i medici gli hanno diagnosticato la leucemia, dovuta dall’esposizione continua al benzene, una sostanza chimica tossica che nei Paesi sviluppati è soggetta a forti restrizioni. Yi, invece, era stato costretto respirarla ogni giorno a pieni polmoni.

Chi vive nelle viscere di Chongqing, in Cina

Mentre la vita in superficie scorre tranquilla i passanti della città di Chongqing non pensano nemmeno più a cosa sta accadendo nelle viscere della città. Eppure pochi metri sotto i loro piedi vivono decine di operai che lavorano giorno e notte all’interno di tunnel umidi e bui, costruiti come rifugi antiaerei negli anni della Seconda Guerra Sino-Giapponese.