L’impeto della persecuzione colpisce i cristiani in tutta la Cina

Carol Wickenkamp,Epoch Times, 29.01.2014

A fine novembre 2013 il Partito Comunista Cinese aveva intensificato fortemente larepressione dei Tibetani, Uiguri e praticanti del Falun Gong, appena dopo un importante discorso ufficiale che asseriva la tolleranza da parte del Pcc verso le religioni. Adesso la repressione ha colpito le chiese cristiane in tutta la Cina, comprese quelle registrate dallo Stato.

Il discorso di Wang Zuoan, direttore dell’Ufficio di Stato per gli Affari religiosi, pubblicato nel People’s Daily – media portavoce del regime cinese – ha riconosciuto legittimi i valori dei religiosi nella società cinese e ha sollecitato il loro supporto nella realizzazione del ‘sogno cinese’: l’obiettivo dell’attuale gruppo dirigente per rivitalizzare la Cina. Nonostante le considerazioni di Wang abbiano suggerito persino qualcosa di più della tolleranza verso la religione, la realtà si è dimostrata ben differente.

Meno di tre settimane dopo il discorso di Wang, un rinomato maestro religioso tibetanoè stato picchiato a morte durante la detenzione a Lhasa e altri monaci sono stati arrestati. Contemporaneamente, sono stati uccisi 14 Uighuri nello Xinjiang, in un incidente innescato da un poliziotto che aveva sollevato il velo di una donna.

A partire dal 21 gennaio, Minghui (un sito gestito dai praticanti del Falun Gong che svolge la funzione di agenzia informativa sulla persecuzione della pratica spirituale) ha ricevuto le segnalazioni di 228 arresti, 33 ‘processi’ con conseguenti 16 pene detentive illegali, 16 incarcerazioni presso i centri di lavaggio del cervello e 3 casi di morte.

A metà novembre, Zhang Shaojie, noto parroco di una chiesa cristiana autorizzata dallo Stato nella provincia di Hunan, è stato arrestato dai funzionari insieme ai membri della chiesa, ma non è stata indicata alcuna imputazione.

Nel mese di dicembre un gruppo di avvocati cinesi e uno staff di giornalisti britannici, nel tentativo di incontrare Zhang, sono stati aggrediti da una folla di persone non identificate che hanno affermato di essere state assunte dai funzionari locali.

Secondo quanto dichiarato dall’avvocato del Pastore che ha difeso il diritto di proprietà della sua chiesa, alla China Aid [associazione che fornisce assistenza legale ai cristiani in Cina, ndt] il religiososarà processato il 28 gennaio per ‘aver turbato l’ordine pubblico radunando una folla’ e per le accuse di ‘frode’. I parrocchiani sostengono che i funzionari locali vogliono il terreno della chiesa per lo sviluppo edilizio.

NATALE E CAPODANNO

Il 24 dicembre un membro di una chiesa non registrata, nella provincia dello Sichuan, è stato arrestato per aver organizzato un raduno di Natale per i parrocchiani, sebbene avesse informato la ‘Squadra Nazionale di protezione della sicurezza’ prima della celebrazione. La Cina Aid ha riferito che la sua richiesta di riesame della detenzione è stata negata più volte.

La China Aid ha ricevuto segnalazioni di persecuzione delle chiese locali da tutta la Cina. Il primo gennaio nella regione autonoma dello Xinjiang dove vivono gli Uiguri, la polizia locale ha fatto irruzione in una chiesa indipendente mentre i credenti stavano celebrando il nuovo anno e hanno arrestato nove persone. Le autorità stanno sfrattando una piccola chiesa indipendente dello Xincheng, nella provincia di Shandong. In una chiesa nella provincia di Anhui, un fedele ha riferito che la polizia ha interrotto i festeggiamenti di Natale e alcuni credenti sono stati messi sotto detenzione amministrativa.

A Pechino un fedele di una chiesa indipendente è stato prelevato dalla sua abitazione e messo agli arresti domiciliari in altro luogo. Quando il seguente venerdì gli amici hanno tentato di portargli del cibo e delle medicine, 15 di loro sono stati arrestati.

Una chiesa indipendente di Guangzhou nella provincia del Guangdong ha riferito allaChina Aid che la polizia ha interrotto la funzione religiosa due volte a settimana dall’inizio di gennaio, mentre i cristiani nella provincia centrale dell’Henan dicono di aver paura a partecipare alle funzioni perché i diversi dipartimenti governativi locali gli hanno continuamente molestati.

Una pubblicazione del Vaticano su AsiaNews [l’agenzia di stampa della Chiesa Cristiana per le missioni estere, ndt] ha riportato una dichiarazione del cardinale Joseph Zen, emerito vescovo di Hong Kong, nella quale traspare la sua preoccupazione per la situazione della fede cattolica in Cina: «Il direttore dell’Ufficio di Stato per gli Affari Religiosi sta ‘dirigendo’ la Chiesa sempre più ostentatamente, non avendo neanche cura di salvare le apparenze. L’unico obiettivo del loro lavoro sembra essere ‘l’asservimento’ della nostra Chiesa (purtroppo con molto successo), costringendo i nostri vescovi e i nostri sacerdoti a tradire le loro coscienze e la loro fede».

Fonte-Epoch Times; http://www.epochtimes.it/news/l-impeto-della-persecuzione-colpisce-i-cristiani-in-tutta-la-cina—125286

English version,click here:
Outburst of Persecution Strikes Christians Across China

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