Lodi, sabato 29 novembre. Presso la Sala Chiostro del palazzo della Provincia di Lodi si è svolto ieri un convegno sui Laogai, “la macchina della repressione in Cina” per iniziativa dell’Associazione Lodi Protagonista e della No Laogai di Lodi. Fabrizio Perini, responsabile di No Laogai Lombardia ha ricordato “che pochi conoscono la tragedia dei campi Laogai dove milioni di esseri umani sono costretti al lavoro forzato a vantaggio economico del regime comunista cinese e di numerose multinazionali che producono o investono in Cina”. Francesco Filipazzi, responsabile di No Laogai Lodi ha sottolineato che “spesso i laogai hanno due nomi. Uno come prigione ed uno come impresa commerciale e sono molto attivi nell’export”. Durante la sua presentazione, Toni Brandi ha spiegato che molti prodotti come il pomodoro cinese, che vengono prodotti nei Laogai, finiscono sui mercati italiani. La Laogai Research Foundation ha pubblicato un rapporto (leggi qui il rapporto) sulle importazioni agroalimentari dalla Cina che è stato presentato al Centro Congressi della Coldiretti con il Presidente Nazionale Marini nel Marzo scorso e ne presenterà un altro sulle importazioni artigianali dalla Cina a Trento questo 11 novembre con la presenza di Harry Wu, il “Solzenytsin cinese” (vedi qui i prossimi appuntamenti della LRF). Andrea Dardi, responsabile di Lodi Protagonista e Consigliere Comunale si è impegnato a presentare una mozione contro i Laogai in Comune, come è già stato fatto da vari Enti Locali Italiani (clicca qui per vedere le mozioni). Numerosi studenti e cittadini presenti hanno confermato il loro interesse e disponibilità a collaborare con la LRF nella denuncia della tragedia dei Laogai.

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Redazione