L’ultimo libro bianco della Cina sul Tibet continua a contraddire la situazione

Il governo cinese ha pubblicato il 27 Marzo 2019 il menzognero “libro biancosui diritti umani in Cina nel quale mostra un atteggiamento borioso per gli ottimi progressi ottenuti.

Dal 2015 è in atto un inasprimento delle violazioni dei diritti umani in Cina . Le informazioni diffuse dalla Laogai Research Foundation Italia ONLUS ne sono una palese e corretta testimonianza che mostra una indiscutibile ed enorme differenza sulle affermazioni del Pcc a favore della dignità umana e la realtà.

Anche Amnesty nel suo recente rapporto sulle violazioni dei diritti umani nel paese del dragone denuncia gli aumenti dei soprusi. Tutto questo avviene sotto l’indifferenza dei governi che hanno fatto prevaricare gli interessi politici ed economici sulla dignità umana e la sofferenza. Cosi facendo sono complici del regime cinese, favorendo i suoi crimini.

Sono stati violati i diritti umani in ogni settore e molto spesso le rivolte popolari sono state represse con estrema violenza e nel sangue. Le torture, le uccisioni, le persecuzioni sono una prassi normale in Cina.

La Cina è al primo posto al mondo per le esecuzioni capitali.

Questi sono i crimini contro l’ umanità che commette la Cina senza vergogna:

  1. Libertà di stampa ed espressione

  2. Arresto sistematico dei dissidenti

  3. Economia

  4. Rispetto della democrazia

  5. Stato di diritto con particolare attenzione alle minoranze etniche: Tibetani e Uiguri

  6. Espropri forzati per l’acquisizione di terreni a scopo industriale

  7. Repressione del Falun Gong

  8. Persecuzioni di ogni credo religioso

  9. Sfruttamento del lavoro

  10. Traffico di organi

  11. Violazioni dei diritti delle donne: aborto forzato e sterilizzazioni forzate

  12. Inquinamento ambientale

  13. Animali

Ricordo l’articolo 1 della legge Internazionale sui Diritti Umani:

La Dichiarazione proclama inequivocabilmente i diritti innati di ogni essere umano: “La non curanza e il disprezzo per i diritti umani hanno prodotto atti barbarici che hanno oltraggiato la coscienza dell’umanità, e l’avvento di un mondo dove gli esseri umani possono godere di libertà di parola e credo, libertà dalla paura e dalla povertà è stata proclamata come la più elevata aspirazione della gente comune… Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.”

Riporto un estratto per quanto riguarda la situazione in Tibet (Fonte: CRI Online,27/03/2019)

dal titolo: Libro bianco sul Tibet, la riforma democratica porta prospettive radiose.

” Il 27 marzo, l’Ufficio stampa del Consiglio di Stato cinese ha pubblicato un libro bianco intitolato Grande progresso: 60 anni di riforma democratica del Tibet. Il testo affronta diversi temi tra cui quello del retrogrado sistema feudale della servitù presente in precedenza in Tibet e della sua eliminazione, della tendenza inarrestabile della storia, del popolo che è padrone del proprio Paese, della liberazione delle potenzialità di sviluppo, della promozione di diverse cause, della edificazione di una civiltà ecologica, della garanzia di libertà religiosa, di promozione di equità e unità tra le diverse etnie e dell’arrivo di una nuova era per lo sviluppo della regione autonoma.

Nel libro si legge inoltre che il 2019 ricorre il 60esimo anniversario dell’attuazione della riforma democratica del Tibet, che ha portato a una radiosa prospettiva di sviluppo in quest’area del Paese. Grazie al grande sostegno del governo centrale e del popolo dell’intera nazione, gli abitanti locali di diverse etnie sono riusciti a trasformare la loro casa, una volta povera, in un luogo caratterizzato da un prospero sviluppo economico, dal progresso sociale e da buon ambiente ecologico, capace di donare una vita felice.”

Il libro bianco sulla “Riforma democratica in Tibet - Sessanta anni dopo”, pubblicato dall’Ufficio informazioni del Consiglio di Stato della Repubblica popolare cinese (RPC), apparentemente non ha nulla che non sia stato rivendicato nella serie di altri libri bianchi pubblicato in passato.

E’ l’ennesimo squallido tentativo di nascondere 60 anni di regole antidemocratiche.

Nel settembre 2018, l’Intergruppo del Parlamento europeo sulla libertà di religione o credo e tolleranza religiosa ha classificato la Cina tra i peggiori trasgressori con il minimo rispetto per la libertà di religione o di credo.

Come riportato nel rapporto del Dipartimento di Stato americano al Congresso del 27/03/2019, la Cina continua a limitare ai giornalisti internazionali di visitare o riportare in Tibet negando i visti e questo deplorevole comportamento avviene anche per quanto riguarda la drammatica situazione nello Xinjiang nei confronti degli Uiguri.

L’ultimo libro bianco della Cina sul Tibet continua a contraddire la situazione.

Gianni Da Valle dir. responsabile LRF Italia ONLUS,18/04/2019

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