Mantova, Castiglione delle Stiviere: incontro tra il Rotary di Castiglione e la Laogai Research Foundation Italia Onlus
Il Rotary di Castiglione delle Stiviere (MN) ha organizzato un incontro con la Laogai Research Foundation Italia Onlus sul tema: “I Laogai: la piaga del lavoro forzato”.
L’incontro sarà preceduto da una presentazione del Segretario del Rotary Castiglione, Gilberto Ballasina. Successivamente il relatore Gianni Taeshin Da Valle, Direttore responsabile della Laogai Research Foundation Italia Onlus prenderà la parola avvalendosi di appositi filmati, foto e slides.
Il Rotary International è un’organizzazione mondiale di persone, con posizioni di rilievo nel campo degli affari e delle professioni, che si dedicano a servizi umanitari, si uniformano ad alti standard etici nell’esercizio delle attività professionali e operano al fine di creare pace e buona volontà nel mondo.
Circa 1.2 milioni di Rotariani agiscono in oltre 29.000 Rotary club sparsi in più di 160 paesi in tutto il mondo.
Esistono oltre 34.000 Rotary club in oltre 200 Paesi e aree geografiche. I club sono apolitici, non confessionali e aperti a tutte le culture e le razze. Come enunciato dal motto “servire al di sopra di ogni interesse personale”, l’obiettivo principale del Rotary è il servizio, nella comunità, sul posto di lavoro e in tutto il mondo.
Argomenti del convegno:
I laogai: uno dei sistemi più repressivi e disumani al mondo. Modellati sui gulag sovietici e “creato per punire coloro che vengono identificati come “oppositori del regime comunista”. I Laogai sono usati nella Cina contemporanea come “strumento per esercitare la dittatura sui dissidenti”. Il sistema da un lato serve come mezzo per la repressione e per la riforma del pensiero (cioè il lavaggio del cervello), dall’altro garantisce un’immensa quantità di manodopera gratis che è fonte di ingenti profitti per il sistema carcerario e per il Partito Comunista Cinese.
La Cina ha cambiato il nome laogai con prigioni e i laojiao con campi di rimprovero o centri per ammonizione ed educazione, ma è stato semplicemente modificato il nome, nella sostanza sono rimasti gli stessi.
Violazioni dei diritti umani: il governo cinese compie i peggiori crimini contro gli esseri umani. Torture, lavaggi del cervello, condizioni di vita all’interno delle fabbriche lager cinesi,le persecuzioni, alcune delle tematiche che verranno affrontate. In particolar modo verrà affrontato la piaga del lavoro forzato.
La piaga del lavoro forzato: i campi di concentramento generano reddito per il PCC. Con il lavoro forzato dei prigionieri si guadagnano milioni di dollari. Che le prigioni siano produttive potrebbe anche sembrare un dato positivo, ma in Cina tale sistema crea incentivi ad incarcerare un numero sempre crescente di individui, a prescindere dalla loro colpevolezza. I prigionieri in Cina sono costretti al lavoro forzato. La legge cinese indica chiaramente che il laogai deve “servire alla costruzione economica dello Stato”, deve creare “ricchezza per la società”. Le strutture dei laogai sono sia strumenti per la dittatura, sia speciali attività d’impresa. Un nome è quello ufficiale della prigione, l’altro è il nome per l’attività imprenditoriale, per presentarsi sul mercato, per stabilire rapporti con partner commerciali esattamente come una qualsiasi società di capitali.
Finalità dell’incontro: fornire un quadro veritiero e documentato sulle violazioni dei diritti umani in Cina e sulle svariate problematiche legate al mondo del lavoro nel paese asiatico.
Laogai Research Foundation, 13/08/2014
Per informazioni rivolgersi a [email protected]
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