MONGOLIA Meridionale: Laico buddhista difensore dei diritti dei pastori mongoli richiuso in un carcere cinese. Condizioni di salute precarie.

Il 4 luglio 2013, le autorità cinesi hanno arrestato Yunshaabiin Seevendoo, un laico buddista molto noto e rispettato buddista nella Mongolia interna. Attivista che lotta per tutelare i diritti dei pastori mongolim fondatore di diverse cooperative. E’ detenuto nel carcere di Ujumchin Banner in Mongolia meridionale. Ai familiari è stato negato di far visita e sono preoccupati per il suo stato di salute.

(Nella foto: Yunshaabiin Seevendoo)

Secondo “Echoing Steppe” un gruppo ambientalista con sede a Pechino, gestito da intellettuali cinesi che sono stati inviati nella Mongolia merdionale durante la Rivoluzione Culturale, Seevendoo in passato, faceva parte delle autorità locali in qualità di membro della CPPCC ( Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese) politica Conferenza consultiva (CPPCC) della lega di Shiliin-gol e del PNC (Congresso Nazionale del Popolo) di Right Ujumchin Banner.

Nel 2008, nella sua qualità di membro della CCPPC e PNC, Seevendoo ha inviato una lettera aperta a tutti Gachaas (“Gachaa” è unità amministrative rurali della Mongolia, composta da diversi villaggi) in tutta la Mongolia meridionale con la quale esortava i pastori della Mongolia di inoltrare una richiesta per ottenere il ” Certificato collettivo di proprietà fondiaria ” in conformità con la Costituzione cinese e la Legge Land Management per difendere le loro terre da pascolo collettivamente dagli espropri illegali dei terreni gettando le popolazioni rurali in una condizione economica disperata e dallo sconfinamento aziendale.

Nello stesso anno, Seevendoo ha fornito una consulenza legale per le comunità di pastori del Right Ujumchin Banner finalizzata all’ottenimento del “ Certificato di proprietà collettiva”.

Nel 2009, Seevendoo è stato eletto come capo del Saruulbulag Gachaa, Khaan-uul Sum of Right Ujumchin Banne di Saruulbulag Gachaa, attraverso il voto diretto da parte dei pastori.

Nel 2010, ha fondato con un gruppo di pastori locali una cooperativa per il taglio del fieno e lo stoccaggio del fieno.

Nel 2012, Seevendoo ha riunto più di 20 pastori e fondato un altra cooperativa la “Taliin Bogdo “ per gestire collettivamente lo stoccaggio e la vendita di carne vendita senza passare per terzi.

Le iniziative intraprese da Sevendoo di ‘auto-organizzazione, auto-empowerment e la sua critica nei confronti delle autorità cinesi inerenti alle problematiche dei pastori e alle espropriazioni illegali delle loro terre lo hanno in una posizione di essere perseguitato dai funzionari locali e del PCC .

Secondo il South China Morning Post (SCMP ) che lo ha intervistato l’anno scorso. Seevendoo in precedenza era stato arrestato per la compilazione, la stampa e la distribuzione di pubblicazioni considerate illegali dal PCC”. Il materiale sequestrato dalla polizia consisteva in opuscoli di leggi cinesi tradotti da Riecheggi “ Echoing Steppe” tradotto in lingua mongola.

L’articolo fa riferimento al tentativo di alcuni funzionari locali e rappresentanti della società mineraria di impadronirsi illegalmente di pascoli dei pastori mongoli. L’attista irritato avrebbe lanciato sul volto del funzionario locale la documentazione. Articolo originale: (See SCMP original article entitled “Lama helps herdsmen with earthly knowledge” dated July 19, 2012).

Il 4 luglio 2013, Seevendoo è stato arrestato per il “reato di frode”, in base al mandato d’arresto rilasciato dalla Right Ujumchin Banner Public Security Bureau e consegnato alla moglie Hongmei . Nel mandato vengono riportate precisazioni sul presunto crimine.

Per ottenere ulteriori informazioni , il Southern Mongolian Human Rights Information Center (SMHRIC) è riuscito a intervistare la moglie Hongmei.

“Mio marito è ancora detenuto nel centro di detenzione Banner Ujumchin. Mi è stato consegnato un mandato d’arresto, senza ulteriori dettagli sui capi di imputazione . Io ei miei due figli siamo stati autorizzati a fargli visita solo una volta un mese fa-

“Sono molto preoccupati per la sua salute. Ha dei un problema ai reni ed è stato sotto cura con farmaci fino al momento del suo arresto. La condizione al centro di detenzione è terribile, e non ha diritto a nessun trattamento medico.
Durante la mia visita lo scorso mese ho notato che la sua salute si stava deteriorando.”Hongmei.

Traduzione e adattamento di Gianni Taeshin Da Valle, LRF Italia

Southern Mongolian (Human Rights Information Center), September 2, 2013

English Version:
http://www.smhric.org/news_496.htm

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