New York: raduno vicino alla sede delle Nazioni Unite chiede la fine della persecuzione del Falun Gong
Stephen Farmer, Epoch Times, 29.09.2014
Durante il soleggiato pomeriggio di sabato, i praticanti del Falun Gong della grande area di New York si sono riuniti per il quinto giorno consecutivo vicino alla sede delle Nazioni Unite a Dag Hammarskjold Plaza, in una manifestazione per chiedere la fine della persecuzione della loro disciplina spirituale in Cina.
David Tompkins, un praticante del Falun Gong che ha contribuito a organizzare la manifestazione, ha detto che le proteste sono iniziate il 23 settembre in risposta alla decisione di porre il vice premier Zhang Gaoli come leader della delegazione cinese al vertice sul clima delle Nazioni Unite.
«Zhang è responsabile di genocidio, tortura e crimini contro l’umanità nel portare avanti la persecuzione del Falun Gong», ha detto Tompkins. La manifestazione di sabato, ha continuato Tompkins, era per chiedere la fine della persecuzione ancora in corso in Cina e resa possibile da funzionari come Zhang.
Alan Adler, direttore esecutivo dell’organizzazione per i diritti umani Friends of Falun Gong, ha descritto la persecuzione come «una campagna di terrore, prigionia, menzogne, torture e uccisioni; una campagna di pura malvagità contro un gruppo di persone inermi che non ha alcuna agenda o aspirazione politica».
Il Falun Gong comprende una serie di esercizi di meditazione dai movimenti delicati e insegna a vivere secondo i principi di verità, compassione e tolleranza. Introdotto in Cina nel 1992 si è diffuso rapidamente. Nel 1999 cento milioni di persone lo praticavano nel Paese, secondo i resoconti dei media. Nel luglio dello stesso anno, l’allora capo del Partito Comunista Cinese Jiang Zemin ha dato il via a una campagna per ‘sradicare’ la pratica.
PRELIEVO FORZATO DI ORGANI
Adler ha sollecitato il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e il commissario per i diritti umani Zeid Bin Ra’ad, così come tutti i 193 Paesi membri, a sostenere un’indagine internazionale sulla persecuzione che dura da 15 anni e sul raccapricciante prelievo forzato di organi».
Il dott. Damon Noto, portavoce di Doctors Against Forced Organ Harvesting, ha parlato del più micidiale aspetto della persecuzione del Falun Gong: il prelievo forzato di organi da praticanti del Falun Gong, al quale alludeva Adler.
«Il mondo verrà a sapere ciò che la comunità medica sapeva da anni», ha dichiarato Noto, «la Cina sta giustiziando prigionieri di coscienza per avere i loro organi».
Noto ha esortato i Paesi di tutto il mondo a parlare e a prendere posizione contro questa atrocità.
Il dott. Wang Zhiyuan è il direttore dell’Organizzazione Mondiale per Indagare sulla Persecuzione del Falun Gong, una Ong il cui scopo è dichiarato nel suo nome.
Ha iniziato il suo intervento prendendo atto della preoccupazione del mondo per l’Isil, ma poi ha sottolineato che il Partito Comunista Cinese è un gruppo terroristico ancora più sinistro.
Wang ha descritto il prelievo forzato di organi che sta accadendo in Cina come un ricorrere all’intera macchina dello Stato, dal momento che coinvolge tutte le 31 province e le città a livello provinciale e più di 200 ospedali, il tutto per portare avanti una campagna di genocidio contro i praticanti del Falun Gong.
DIMISSIONI DAL PARTITO
Il regista indipendente Jeremy Taylor ha fornito un resoconto vivace di come il regime cinese violi «ogni minima cosa»: le persone, i diritti umani, l’ambiente, gli altri Paesi, i confini, i trattati e i contratti.
Taylor ha professato il suo amore per il popolo cinese, ma ha precisato: «Il Partito Comunista Cinese mi fa venire la nausea».
Stephen Gregory, editore dell’edizione di New York in lingua inglese di Epoch Times, ha sottolineato nelle sue osservazioni il grande entusiasmo con cui la gente di Hong Kong aveva letto la collana editoriale di Epoch Times I Nove Commentari sul Partito Comunista, quando è stata pubblicata nel 2004. I Nove Commentari forniscono un resoconto privo di censure del Partito Comunista Cinese.
Secondo Gregory, nella prima settimana dall’uscita dei Nove Commentari, sono state distribuite a Hong Kong 600 mila copie.
Poco dopo, è nato un movimento per rinunciare a ogni associazione con il Partito Comunista Cinese. Ad oggi 178 milioni di cinesi hanno fatto le loro dimissioni, secondo il Global Service Center for the Quitting Chinese Communist Party.
Alla fine della manifestazione gli studenti guidati da Tenzin Dolkar che chiedevano un Tibet libero si sono uniti alle file dei praticanti del Falun Gong, vestiti con le loro caratteristiche magliette gialle e schierati dietro la portavoce.
La Dolkar ha detto che il Partito Comunista Cinese vuole fare in modo che ogni gruppo oppresso in Cina, tra cui i Tibetani e i praticanti del Falun Gong, siano isolati gli uni dagli altri. Ha invitato tutti coloro che soffrono a causa del Pcc a unirsi insieme nella loro opposizione.
Fonte: Epoch Times, http://www.epochtimes.it/news/new-york-raduno-vicino-alla-sede-delle-nazioni-unite-chiede-la-fine-della-persecuzione-del-falun-gong—127157
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