Nuove regole per internet
Sono entrate in vigore in questi giorni le nuove regole imposte agli utenti dei microblog cinesi, che impongono a tutti coloro che li usano di registrarsi con il loro vero nome e non, come era possibile fino al dicembre scorso, con degli pseudonimi. I microblog, sostituti locali di Twitter, che è bloccato dalla censura, sono usati da circa 300 milioni di cinesi e sono diventati negli ultimi anni il canale di espressione dell’opinione pubblica. Sina.com, il portale usato dalla grande maggioranza dei blogger, prevede che il 60% dei suoi utenti si uniformeranno alle nuove direttive. Le autorità cinesi affermano che le regole sono motivate dalla necessità di combattere la pornografia e le voci allarmistiche infondate che a volte sono state messe in circolazione sui microblog, chiamati «weibo» in cinese. Un caso recente di notizia falsa è il «rumor» secondo il quale Kim Jong-un, il nuovo leader nordcoreano, era stato assassinato durante un viaggio a Pechino. Su Twitter, che è accessibile con i Vpn, i software che permettono di aggirare la censura, l’artista cinese e dissidente Ai Weiwei ha 131 mila seguaci. Ha affermato di essersi registrato con il nuovo sistema, usando il numero della sua carta per l’assistenza sanitaria, un documento ufficiale che ne permette l’identificazione, ma il suo microblog è scomparso dopo due ore.
Fonte: La Stampa.it, 19 marzo 2012
Articoli correlati:
Condividi:

Condizioni di utilizzo - Terms of use |
---|
Potete liberamente stampare e far circolare tutti gli articoli pubblicati su LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, ma per favore citate la fonte. |
Feel free to copy and share all article on LAOGAI RESEARCH FOUNDATION, but please quote the source. |
![]() Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Internazionale. |