Nuovo accordo sugli investimenti tra UE e Cina. L’Europa ignora le preoccupazioni sui diritti umani. [video]

Nonostante tutte le violazioni dei diritti umani in Cina – dai lavori forzati al prelievo di organi dai prigionieri di coscienza, non dimenticando l’insabbiamento iniziale del nuovo coronavirus – Cina e Unione Europea hanno concluso un nuovo accordo sugli investimenti destinato a rendere ancora più interdipendenti i due blocchi economici.

Nel frattempo, la pandemia sta peggiorando nella città di Shenyang nella Cina nordorientale. Il 30 dicembre la città è infatti entrata in ‘stato di emergenza’. Queste e altre notizie sulla Cina nell’ultimo servizio di China in Focus.

00:10 Intro
00:42 Cina, aumentano casi di coronavirus
03:11 Taiwan limita l’ingresso agli stranieri
05:18 Un anno fa Li Wenliang dava il primo avvertimento
07:18 Incarcerati attivisti di Hong Kong
09:06 Accordo finanziario Ue-Cina

 

Fonte: Epoch Times Italia, 04/01/2021


Commento: Gianni Da Valle, Arcipelago laogai: in memoria di Harry Wu

L’Europa conclude accordi commerciali con il regime cinese che inevitabilmente metteranno la museruola a ogni voce dissenziente, mentre gli attivisti di Hong Kong, uiguri, tibetani, cristiani e di altre vie religiose esortano il mondo a non dimenticare che molti di loro vengono arrestati , ridotti in schiavitù, uccisi, sterilizzati, violentati e schiacciati con una sorveglianza così intensiva che ogni aspetto della loro vita è proprietà pubblica.

Pochi giorni fa, l’UE sembrava sul punto di fare la cosa giusta. Discorsi di indignazione morale e di condanna delle violazioni dei diritti umani da parte del PCC contro gli uiguri sono stati messi in risalto nell’aula. Molte richieste sono state fatte a Pechino per contrastare la sua sempre più draconiane oppressioni culturali e religiose.

Ma la retorica è stata avvolta da un velo opaco di fronte a questo accordo commerciale tra il PCC e l’UE dietro è andato avanti con i migliori propositi. Le pressioni di Biden, insieme alla forte condanna dei diritti dei lavoratori di Pechino presagiva un possibile stallo per l’accordo con la Cina, a meno che non fossero state messe in atto garanzie per firmare le convenzioni dell’Organizzazione mondiale del lavoro (ILO) sul lavoro forzato, ma alla fine ha avuto la meglio la volontà di ferro di Angela Merkel e Emmanuel Macron, anche se il Parlamento europeo può ancora rifiutarsi di confermare l’accordo.

Occorre essere molto cauti e prudenti verso i Paesi come la Cina che offrono “aiuti”, in particolare verso quelli i cui “aiuti” comprano il silenzio. La “generosità ” del PCC sta comprando il silenzio di buona parte del mondo.


 

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