Celebrato in Campidoglio il 20mo anniversario della rivolta di Piazza Tian An Men
Per la prima volta i “tre gentlemen” cinesi Lu Decheng , Yu Zhijian e Yu Dongyue, che gettarono gusci d’uova pieni di vernice contro il ritratto di Mao Zedong, hanno ricordato insieme la ribellione di studenti, operai e cittadini della primavera del 1989 contro il regime dittatoriale di Pechino.
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Foto della conferenza | Foto della conferenza |
L’ occasione, il20mo anniversario di Piazza Tian An Men che si è celebrato in Campidoglio. Roma ha voluto celebrare questa data perché è una città universale, con una storia millenaria e una cultura profonda, come hanno ricordato il consigliere comunale Ugo Cassone e il vice presidente della Provincia Bruno Petrella. Una manifestazione non soltanto per ricordare, ma per mantenere viva la speranza che anche in Cina, dove è in vigore il regime più autoritario del mondo, possa tornare la democrazia. Una speranza resa viva dalla storia. Chi avrebbe mai pensato a metà degli anni 80 del secolo scorso, che in pochi anni il regime comunista si sciogliesse senza reazioni e oltre cortina venisse issata la bandiera della libertà. Oggi quella speranza è realtà. A Pechino le autorità cinesi hanno aumentato i controlli sui dissidenti e in tutto il Paese hanno bloccato alcuni siti Web.
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Intervento di Toni Brandi | Videoconferenza Tre Gentleman |
A Hong Kong alcuni studenti universitari hanno iniziato lo sciopero della fame per ricordare il massacro del 1989. Lo stesso spirito che spinse lo Sconosciuto a bloccare il 5 giugno un carro armato di una colonna dell’Esercito cinese dopo la rivolta che venne repressa nel sangue: da 2600 a 3000 i morti ed un numero imprecisato di feriti. Ma oggi a distanza di 20 anni il regime è sempre più autoritario, sono oltre 1400 i campi di concentramento in Cina, i Laogai, sono migliaia le esecuzioni capitali, secondo fonti del governo di Pechino, oltre il 80 per cento di quelle che vengono effettuate in tutto il mondo. Il martirio di tanti cinesi è lo stesso dei tibetani, come hanno testimoniato Lili Zhao, esule cinese in Italia e il dissidente Reting Tempa Tsering, imprigionato nei Laogai per oltre 22 anni. La sofferenza dei giovani tibetani è stata ricordata da Yakar Gelek, coordinatore nazionale di Students for a Free Tibet Italia. Ma la politica economica di Pechino ha provocato guasti devastanti nell’ambiente ha ammonito Riccardo Oliva presidente di Memento Naturae. Toni Brandi della Laogai Research Foundation Italia Onlus ha ripercorso le fasi della rivolta nella primavera del 1989 fino al massacro di Piazza Tien an Men e ha ricordato che oggi in Cina vi sono centinaia di casi di rivolte popolari ogni giorno contro il regime comunista. Operai, cittadini e contadini, venti anni fa come adesso, si ribellano contro il regime cinese che è al potere principalmente grazie alla complicità dell’occidente.
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Reting Tempa Tsering | Foto dopo la conferenza |
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