Come il Partito comunista cinese mantiene la sua stabilità
Un regime satanico come quello del PCC ha perso da molto tempo ogni pretesa di legittimazione e avrebbe dovuto cadere molto tempo fa. Dopo il massacro del 4 giugno 1989, molti opinionisti erano d’accordo che il regime doveva cambiare o cadere. Tuttavia, il regime non è caduto ed è cambiato solo in peggio..
Molti si domandano come il PCC possa mantenere il suo dominio, come è possibile?
Il motivo per il quale il Pcc regge la sua stabilità è la distruzione della natura umana. Più la moralità declina, meno le persone si preoccupano della moralità e della giustizia. Questioni che in passato avrebbero causato temi di dibattito, ora sembrano normali. E laddove la natura umana muore, prende il sopravvento una natura bestiale e barbarica.
Questo è ciò che è successo durante l’intera storia del dominio del PCC in Cina. È sufficiente riflettere sulla visione che il PCC ha dei diritti “umani”: “il più importante diritto umano è il diritto a sopravvivere”. Questa è una logica puramente bestiale – va tutto bene fintanto che si sopravvive.
Sfortunatamente, questa argomentazione è stata largamente accettata. Alcuni potrebbero pensare che dal momento che oggi la Cina è così caotica, solo il PCC ha il potere e la struttura per gestire il disordine, e che il collasso del regime significherebbe un disastro ancora peggiore per la nazione.
Il PCC ha sfruttato ampiamente questo ultimo punto di vista e ha usato ripetutamente il fatto che “la stabilità è l’assoluta priorità” come pretesto per continuare le sue persecuzioni politiche, accrescendo ulteriormente la situazione.
Studiosi e opinionisti occidentali credono persino a questo pretesto e perciò sono diventati miopi alle violazioni dei diritti umani del PCC.
Il fatto è che i comportamenti politici del PCC sono la principale causa di turbamento per il popolo cinese e stanno causando peggiori crimini. Del gran numero di persecuzioni e campagne politiche del PCC, ben poche sono state una risposta ad una opposizione; la maggior parte sono state lanciate in modo unilaterale dal PCC, e hanno avuto solo gruppi di vittime da annientare, ma nessuna resistenza da placare.
Nei casi di persecuzioni che sono state una risposta a proteste o appelli, come il movimento di Tiananmen del 1976 e il movimento studentesco del 1989, il PCC non ha mai assunto un atteggiamento conciliatorio, ma ha subito affrontato la situazione con la persecuzione violenta e molto spesso con spargimento di sangue, come avviene anche oggi mentre sto scrivendo.
La violenza di queste persecuzioni è anche andata ben oltre ciò che può essere necessario tollerare ad una resistenza, e infatti il loro scopo era quello di massimizzare l’orrore, di spezzare la volontà della gente, con il terrore, di reprimere fino alla sottomissione.
L’intera storia del dominio del PCC mostra che il PCC prospera sulla instabilità sociale e sul disordine. La stabilità del dominio del PCC è ottenuta attraverso l’instabilità sociale e con atti orribili che distruggono la natura umana e impoveriscono la moralità.
Questo è il motivo per cui, quando il PCC è preoccupato per il suo potere o proclama l’“assoluta priorità della stabilità”, una persecuzione politica è vicina. Questo è stato il caso della persecuzione del Falun Gong, del massacro del 1989, della Rivoluzione Culturale e di tutte le persecuzioni politiche della storia del PCC.
La ragione fondamentale è che, quando la natura criminale del PCC va oltre ciò che la moralità può tollerare, è il momento di abbassare la moralità usando il terrore e la sopraffazione tirannica. Man mano che il dominio del PCC diventa sempre più barbaro, la moralità viene sempre più distrutta in modo somigliante. La stabilità del dominio del PCC è quindi raggiunta ad un costo altissimo; “la distruzione della natura umana”. Altera la coscienza e nessun crimine è peggiore del crimine contro la coscienza.
Gianni Taeshin Da Valle, Laogai R. F. Italia ONLUS, 18/09/2016
Rielaborazione da: The Conscienze Foundation & The Falun Gong Human Rights Working Working Group
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