Pechino porta l’energia alle miniere del Tibet

A sessant’anni dall’invasione cinese, il Tibet si prepara a perdere entro il 2012 un altro pezzo della propria autonomia dal governo di Pechino. L’esecutivo della Repubblica Popolare ha infatti annunciato un investimento da 2,5 miliardi di dollari per collegare la regione dell’Asia centrale alla rete elettrica nazionale: l’opera, una vera sfida dal punto di vista ingegneristico – visto che sarà realizzata ad un’altezza media di 4 mila metri sul mare –, renderà più stabile la fornitura di elettricità della provincia che adesso dipende in gran parte da impianti idroelettrici. Il collegamento per l’economia cinese vale oro: la garanzia di elettricità a basso costo proveniente da altre regioni del paese aiuterebbe, infatti, l’industria estrattiva e lo sfruttamento dalle ingenti risorse minerarie nascoste fra le montagne. Considerati i prezzi dei metalli preziosi, a Pechino prevodo un ritorno sull’investimento davvero sostanzioso.

Fonte: Il Sole 24 ore, 10 dicembre 2010

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