Prato, 3 milioni di capi fatti passare per “made in Italy”

Il maxi sequestro della Guardia di Finanza. Vestiti, tessuti e accessori prodotti dall’estero venivano trasformati in “italiani” da aziende cinesi.

Dieci imprenditori cinesi sono stati denunciati dalla procura di Prato per contraffazione, ricettazione, frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e impiego di manodopera clandestina. Sospesa l’attività di 5 imprese proprio per l’utilizzo di lavoro nero.

L’indagine è partita quando si è scoperta la trasformazione di prodotti “made in Italy” di capi provenienti da altri Paesi, come Cina, Turchia e Ungheria. La Guardia di Finanza è poi arrivata a sequestrare quasi 3 milioni di capi di abbigliamento e accessori e oltre 500 mila metri quadri di tessuto.

Per spacciare il tutto come prodotto in Italia venivano sostituiti cartellini ed etichette. Tra l’altro circa il 90% dei capi aveva una una composizione tessile completamente diversa da quella indicata.

Repubblica.it,ediz. Firenze,10/05/2016

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