Salvini-Razzi, la strana coppia in missione in Corea del Nord (Video: incontro con Kim Yong-nam)

Il segretario leghista e il senatore azzurro a Pyongyang, capitale del regime di Kim Jong-un. Il parlamentare di FI: «Abbiamo fatto grandi cose, racconterò tutto al ritorno»

Difficile imbattersi in un Matteo Salvini così calato nella parte. Non fosse per quel completino che fa tanto caffelatte, si direbbe che il quarantunenne segretario della Lega abbia davvero preso sul serio quella che lui stesso, prima di partire dall’Italia qualche giorno fa, ha definito su Facebook «missione in Corea del Nord», oltre che in Cina. Missione per conto di chi, non si sa. Si sa però che il capo della Lega è in ottima e solida compagnia a Pyongyang e dintorni.

Con lui, nel ruolo di grande sherpa della diplomazia, nonché leader indiscusso dell’Associazione parlamentare d’amicizia Italia-Corea del Nord (sì, esiste anche questa), il vulcanico e indimenticato senatore Antonio Razzi, 66 anni, che con Scilipoti (ricordate il gruppo dei Responsabili?) riempì di folclore e veleni la passata legislatura passando dal centrosinistra a Berlusconi.

Una sorta di viaggio-studi per Salvini, perché in pochi sul pianeta - a parte forse il Pentagono o la Cia - conoscono come Razzi quel paradiso dei diritti umani che si estende a nord del 38° parallelo sotto la guida del più giovane capo di Stato del mondo, Kim Jong-un, che dovrebbe avere 30 o 31 anni (popolo riservato i nordcoreani), ma che in ogni caso pare aver imparato benissimo la lezione del padre Kim Jong-il che ha fatto del Paese uno dei regimi più feroci e isolazionisti al mondo. Così almeno sostengono Amnesty International, Human Rights e una decina di altre centrali.

Non però Razzi, irriducibile nel sostenere che «la Corea del Nord è una sorta di Svizzera», «Kim Jong-un un moderato» e «un giorno le due Coree si parleranno», così lui magari si ritaglierà una nomination al Nobel per la pace.

Ieri, un’agenzia nordcoreana ci ha informato che la coppia Salvini-Razzi, dopo la solenne foto di rito, ha consegnato a Kim Yong Nam,presidente della Suprema assemblea, una lettera destinata al leader massimo, Kim Jong-un.

Totale riserbo sul contenuto. Lo stesso Razzi, raggiunto telefonicamente mentre raggiungeva la Cina, è stato insolitamente avaro di parole: «Io e Salvini? Abbiamo fatto grandi cose!! Ma ora non posso dire, racconterò tutto al ritorno…». L’attesa è grande per le ricadute che «la lezione di Pyongyang» avrà sulle future strategie della Lega nostrana. Di sicuro le avrà su Salvini, che fino all’altro ieri, quando si arrabbiava con qualche avversario (fosse la Boldrini o la sinistra), tuonava: «Questa è roba da Corea del Nord!».

Corriere della Sera,31Agosto ,2014

Secondo Repubblica.it, Razzi avrebbe consegnato nelle mani di Kin Yong-nam una lettera con i saluti di Silvio Berlusconi, e di tutta l’associazione Amicizia Italia-Corea, destinata al leader supremo Kim Jong-un

Video:Kim Yong Nam incontra con la delegazione italiana

English version KCNA August 29, 2014.click here: Kim Yong Nam Meets with Italian Delegation of Lawmakers

Kim Yong-nam (4 febbraio 1928)

E’ un politico nord coreano, attuale presidente dell’Assemblea Suprema del Popolo. Kim Yong-nam iniziò la sua carriera come ministro degli Esteri nel 1983.

Nel 1998, dopo le dimissioni di Yanng Hyong-sop, divenne presidente dell’Assemblea Suprema del Popolo, di fatto capo di Stato, dal momento che, ufficialmente, il presidente della Corea del Nord è Kim il-sung, deceduto dal 1994.

Fra il 2007 e il 2008, visitò numerosi paesi dell’Africa e dell’Asia per rafforzare le relazioni internazionali della Corea del Nord e, l’8 agosto 2008, fu a Pechino per l’apertura dei Giochi Olimpici

Kim Yong-nam è in teoria il sostituto del presidente del Corea del Nord. Ufficialmente il “presidente eterno” è sempre Kim Il-sung (il nonno di Kim Jong-un), ma essendo morto nel 1994 non può fare funzioni del presidente. (la Corea del Nord è l’unico paese nel mondo dove un defunto è il presidente!) .

Si può affermare che Kim Yong-nam è il politico numero due in Corea del Nord; anche se in realtà tutto il potere è nelle mani del baby dittatore Kim Jong-un .

Laogai Research Foundation,01/09/2014

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