Cinque chilometri quadrati di terraferma, circa trenta isolotti e una quarantina di atolli. Questo sono le isole dell’arcipelago delle Spratly, Nansha in lingua cinese, site nel mar cinese meridionale e contese in primo luogo da Cina e Vietnam ma anche da Filippine, Brunei, Taiwan e Malesia. Anche se Pechino rivendica la sovranita’ sulle Spratly, di fatto anche gli altri contendenti hanno occupato alcune isole ed atolli ed hanno su di essi delle installazioni militari. La questione del controllo dell’arcipelago, cosi’ come quella relativa all’altro arcipelago conteso, quello delle vicine e confinanti isole Paracel, va avanti ormai da decenni. Per queste isole, ricchissime di petrolio e quindi importanti per tutti i paesi dell’area, Vietnam e Cina si sono piu’ volte scontrate. Nel 1988 ci fu anche uno scontro navale nel quale morirono decine di persone. Per quanto riguarda le isole Paracel, apprifittando della guerra in Vietnam, i cinesi cacciarono da queste isole la piccola guarnigione vietnamita e vi insediarono un proprio contingente. Di fatto le Paracel sono amministrate dal 1974 dalla Cina. Nel 1992 il parlamento cinese ha pubblicato una mappa ufficiale e ha dichiarato la sovranita’ di Pechino sull’80% delle acque del Mar cinese meridionale,incluso le Spratly. Secondo il Ministero degli esteri cinese, essa sarebbe legittimata anche da prove storiche e archeologiche che rappresenterebbero la prova di una presenza cinese in queste zone risalente al 200 a.C. Hanoi non ha mai naturalmente accettato le conclusioni cinesi e i due paesi continuano le schermaglie per il possesso di queste zone.

Fonte: Partecinesepartenopeo, 11 giugno 2011