Solenne sfilata attraverso le strade della capitale Usa ricorda persecuzione in Cina

WASHINGTON – Circa un migliaio di praticanti e sostenitori del Falun Gong hanno marciato solennemente per 1,5 km da Capitol Hill al Washington Monument il 18 luglio, data che segna il 14esimo anno dell’inizio della violenta persecuzione del loro credo da parte del regime cinese.

I praticanti hanno marciato per lo più silenziosamente (nella foto), fatta eccezione per la banda musicale e il corpo dei “tamburini” – e tutti hanno espresso una tenacia implacabile contro la campagna in corso in Cina.
Nelle interviste, molti di loro hanno detto che volevano solo una cosa: che la persecuzione si fermi.

Guidati dalla Banda della Terra Divina, sostenitori da tutto il mondo e dal più vicino New Jersey e Maryland hanno portato striscioni con la scritta “la Falun Dafa è buona” e “Fermare la persecuzione del Falun Gong”, mentre si facevano strada lungo Pennsylvania Avenue.

«Dobbiamo dire la verità alla gente», ha detto Kate La, arrivata dal New Jersey. «Non sanno cosa sta accadendo al Falun Gong».

Secondo il Falun Dafa Information Center, il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è «una disciplina spirituale della tradizione buddista». Fondata dal signor Li Hongzhi in Cina nel 1992, la pratica consiste di insegnamenti morali e di cinque esercizi, inclusa un meditazione.

Riconosciuto per i suoi benefici per la salute, il Falun Gong è diventato rapidamente popolare in Cina; nel 1998, secondo statistiche ufficiali, oltre 70 milioni di Cinesi lo praticavano. Nel luglio del 1999, il leader del Partito comunista cinese Jiang Zemin ha pensato che il Falun Gong fosse troppo popolare e che fosse in competizione con il Partito per i cuori e le menti, così ha cominciato una persecuzione brutale per «sradicarlo».

Da allora centinaia di migliaia di praticanti sono stati arrestati e torturati. Nonostante siano state formalmente registrate e comprovate le morti di oltre tremila praticanti del Falun Gong, il bilancio delle vittime si sospetta sia molto più alto. Nel 2006 i resoconti hanno affermato che i praticanti del Falun Gong, arrestati e detenuti senza processo nei campi di lavoro, venivano uccisi a migliaia in modo che i loro organi potessero soddisfare la domanda per i trapianti.

Quelle accuse sono l’oggetto della Risoluzione 281 della Camera degli Stati Uniti, che condanna il fenomeno della sottrazione di organi da prigionieri del Falun Gong e da altri prigionieri di coscienza.

Alan Adler, direttore esecutivo di Friends of Falun Gong, un gruppo di sostegno, ha detto che la risoluzione è stata una mossa positiva, e sostiene che sulla questione ci dovrebbe essere un’azione bipartisan e più forte sia dal Congresso che dal Governo.

«Gli Stati Uniti hanno la responsabilità di parlare e le persone si aspettano che i loro leader lo facciano», ha detto. «Fa parte della storia del nostro Paese».

Adler ha affermato che avrebbe preferito non fosse necessario tornare a Washington per il 14esimo anno consecutivo: il corteo e il comizio sono già diventati parte del calendario di protesta di Washington – ha affermato con dispiacere.
«Spero che non dovremo presentarci qui per il 15esimo – ha detto – Tutto questo è andato avanti per troppo tempo».
Cameo Sherman e i suoi figli Theta, Kai ed Ethan vivono nel Maryland e hanno osservato la parata. Erano appena usciti da una mostra sul Primo Emendamento che riguarda la libertà di credo e di opinione.

«È stata una bella cosa per i bambini vedere il Primo Emendamento messo in pratica», ha detto.
La famiglia era scioccata di sentire della persecuzione. «Sapevo solo di stupidi debiti», ha detto Ethan, di 8 anni, riferendosi al fatto che la Cina detiene vari buoni del tesoro americani.

Theta, 11 anni, che ha detto che vorrebbe diventare presidente degli Stati Uniti un giorno, sosterrebbe certamente la Risoluzione 281 se potesse essere tra i votanti. «È raccapricciante la vendita di parti del corpo», ha detto. «Spero non accada qui».

Una donna di 50 anni, Terry Green, si è riparata dal sole con un ombrello nero mentre si fermava per guardare la processione degli striscioni colorati. Dopo aver saputo del Falun Gong e della persecuzione, la Green ha dichiarato: «Andrò a vedere questa cosa adesso». Era sorpresa di ciò che ha sentito sulla tortura nei campi di lavoro e ha detto che ai praticanti «dovrebbe essere permesso di esprimere la loro libertà religiosa».
«Sono felice di essere qui a vedere questo», ha detto, sorridendo. «È una bella cosa da sostenere e in cui credere. È nello spirito dell’America».

Leslie Schoop, che ha viaggiato fino al New Jersey dalla Germania nel 2011 per frequentare la Princeton University, laureandosi in chimica, ha appreso della persecuzione attraverso il suo compagno di classe Huiwen Ji, un praticante del Falun Gong originario della provincia dello Zhejiang in Cina, e ha deciso di unirsi al corteo di giovedi.
La Schoop è stata colpita da «quante persone sono qui; molti Occidentali e persone da diversi luoghi. Ma è tutto così tranquillo e pacifico».
Sentendo della persecuzione del Falun Gong in Cina, Chaitram Misir, agente assicurativo di New York, si è «illuminato». «Non potevo credere che qualcosa del genere stesse avvenendo, quindi questa è la ragione per cui sono qui: per dare sostegno».

Misir, 44, ha detto che si è assentato dal lavoro per partecipare alla parata; ciò che lo ha colpito della parata è stato «il sostegno» che i praticanti stavano dando alla questione e il loro impegno nel «mostrare che c’è qualcosa che non è giusto e prendere posizione su questo», ha detto.

Un uomo da tutt’altro cammino di vita, il 42enne George Li, ha retto uno striscione azzurro mentre raccontava della sua vita a Pechino, dal 1996 al 2004. Ha detto che voleva essere nella banda marciante, ma alla fine non è stato selezionato, sebbene sia orgoglioso di aver giocato un ruolo. «C’è molta persecuzione in Cina. Molti amici praticanti che conoscevo sono stati imprigionati», ha detto.

Li è stato rinchiuso in un centro di detenzione per circa 14 giorni nel marzo 2000 per la sua pratica del Falun Gong – un periodo piuttosto breve rispetto alle condanne in prigione di oltre un decennio che talvolta vengono riservate ai praticanti del Falun Gong dalle autorità cinesi.
Ora ingegnere meccanico che vive a New York, Li ha detto di desiderare che «il Governo Usa si faccia avanti per la libertà di credo e i diritti umani di queste persone».

Li ha aggiunto: «Avrebbero dovuto farlo tanto tempo fa»

Shannon Liao, The Epoch Times 19 Luglio 2013

English Version:
http://www.theepochtimes.com/n3/188424-a-solemn-parade-through-us-capital-reminds-of-persecution-in-china/

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