Cina: Stato di diritto? No, diritto dello Stato [video]

Il coraggio di protestare in Cina.

I documenti fotografici ed il video che proponiamo mostrano due manifestazioni di protesta che hanno avuto luogo in Cina all’inizio del 2018 (fonte WeChat – social cinese) .

Nelle fotografie si mostra una protesta nei pressi di Shenyang (nord della Cina). Le persone chiedono giustizia, perché una nota azienda, con una forte presenza internazionale (anche in Italia), avrebbe del tutto disatteso un contratto sottoscritto alcuni anni prima. Le persone sono disperate perché in questo modo gli sono stati rubati tutti i risparmi e non riescono ad avere l’attenzione da parte di nessuno. Sono soli e non hanno alcuna possibilità di far valere le loro legittime ragioni. Parliamo di oltre 500 famiglie.

Il video riguarda una protesta svoltasi a Dongguan, nel sud del paese. Anche qui si vedono persone in preda alla disperazione per il mancato rispetto di un contratto e la conseguente perdita dei risparmi di una vita. Si noti che tra i contestatori sono praticamente assenti gli uomini. In Cina si preferisce mandare avanti le donne con spesso bambini piccoli in grembo, sperando di evitare la violenza della polizia e maggiore attenzione da parte di chi dovrebbe assicurare la giustizia.

Come si vede nel filmato, una donna viene colpita da un malore (collasso o infarto), crolla sul pavimento dell’autobus. La polizia la solleva di peso e la deposita sul marciapiede gelido senza prestarle nessun tipo di soccorso.

Come noto in Cina oltre a non esserci i diritti umani, anche lo stato di diritto e completamente assente.

Si noti che in lingua cinese lo Stato di diritto ed il diritto dello Stato sono due nozioni che sebbene siano scritte diversamente, si pronunciano nello stesso modo, il che genera ulteriore confusione (Cina la grande scelta, Fu Jun –Aspenia-).

I contratti hanno un valore completamente differente rispetto a quanto avviene in Occidente ed ogni contenzioso legale vede regolarmente vincere il soggetto piú forte e potente. Per queste povere persone la possibilità di avere giustizia è praticamente nulla. “Questa è la Cina” è il consueto e rassegnato commento.

Marzio Ammendola 17/04/2018, per la Laogai Research Foundantion Italia Onlus: “L’altra Cina : in ricordo di Harry Wu”

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