Studente cinese insultata per aver elogiato “l’aria fresca dell’assenza di censura” negli Stati Uniti [video]
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I nazionalisti in Cina hanno attaccato ferocemente Yang Shuping, accusandola di “demonizzare” il proprio paese, in un’escalation di violenza verbale fomentata dai mezzi di informazione dello stato.
Una studentessa cinese è stata vittima di pesanti offese da parte dei nazionalisti in Cina, dopo che nel suo discorso di laurea in un’università statunitense ha celebrato “l’aria fresca dell’assenza di censura”.
Yang Shuping, laureata in psicologia e teatro, dalla provincia dello Yunnan, si è recata a studiare all’Università del Maryland cinque anni fa, mentre in Cina Xi Jinping cominciava a dare giri di vite sempre più stretti alla società civile e al mondo accademico.
Domenica, durante il suo discorso alla cerimonia di laurea, Yang ha voluto ricordare la sua gioia non solo di fronte ai cieli puliti degli Stati Uniti, “ogni respiro era una sorpresa”, ma anche di avere la possibilità di poter esprimere le proprie opinioni apertamente.
“Ho imparato che il diritto di esprimersi liberamente è sacro in America… Posso addirittura valutare i miei professori online. La mia opinione conta. La tua opinione conta. Le nostre opinioni contano”.
Nel suo discorso di otto minuti, Yang ha detto di essersi sentita ispirata nel vedere i propri compagni americani votare e prendere parte alle proteste politiche. Un’altra fonte di ispirazione è stato lo spettacolo teatrale di Anna Deavere Smith, in un’opera sulle rivolte a Los Angeles nel 1992, nelle quali i punti focali erano la politica, il razzismo e il sessimo.
“Ero scioccata, non avrei mai pensato che discorsi del genere potessero essere fatti in pubblico… Ho sempre desiderato poter raccontare storie simili, ma ero stata convinta che i racconti sono di proprietà solo delle autorità, che solo loro potessero definire ciò che è vero”.
“La libertà è ossigeno. La libertà è passione. La libertà è amore. Come ha detto una volta il filosofo francese Jean-Paul Sartre: ‘La libertà è una scelta’”.
Nella Cina monopartitica di Xi, dove la libertà di espressione è sempre più soppressa, questi commenti sono stati contestati con veemenza.
Dopo che lunedì il video del suo discorso è stato postato online da un giornale del Partito comunista, ed è diventato virale, è scoppiato il putiferio.
Da una parte Yang, che è di Kunming, una delle città meno inquinate della Cina, è stata attaccata per aver descritto l’aria della propria città irrespirabile, sebbene il suo commento sulla qualità dell’aria cinese fosse chiaramente una più ampia metafora politica, e non un riferimento diretto all’ambiente.
In un post su un social, il governo di Kunming si è difeso dicendo che l’aria della città è “fresca e dolce” e che in città è primavera tutto l’anno.
Altri hanno accusato Yang di denigrare la Cina. Su internet una persona ha scritto: “Ha demonizzato la Cina con il suo blaterare”.
Un altro: “Che brava a leccare i piedi! Non preoccuparti a ritornare in Cina. La nostra madrepatria non ha bisogno di puttane come lei”.
Un terzo commento incitava gli internauti a gettare fango sulla sua famiglia, usando un tipo di campagna online conosciuta in Cina come “caccia alla carne umana”.
“Studiare negli Stati Uniti costa un sacco di soldi, da dove vengono quindi? Dev’essere di famiglia ricca. Che diavolo fa la sua famiglia?”
I giornali di stato hanno gettato benzina sul fuoco. Global Times, giornale nazionalista, ha citato uno studente anonimo che sosteneva che parlare in pubblico di libertà di espressione è “immaturo e meschino”. Lo studente accusava Yang di seminare “idee radicali”.
Il People’s Daily, altro giornale del Partito, ha accusato Yang di “rafforzare stereotipi negativi sulla Cina”.
Un altro studente citato, che ha preferito l’anonimato, rivolgendosi direttamente a Yang ha detto: “Quello che hai tenuto non è stato un discorso sulla libertà di pensiero ma pettegolezzi e leccate di piedi… la tua libertà non regge, né moralmente né nei fatti”.
In un chiaro tentativo di disinnescare la situazione, Yang si è scusata online: “Sono davvero mortificata per il discorso e spero di poter essere perdonata”, scrive, aggiungendo che non intendeva insultare il proprio paese.
L’Università del Maryland ha preso le parti di Yang, descrivendola come una “studentessa eccellente”.
“L’università è orgogliosa di appoggiare Shuping nel suo pieno diritto di esprimere le sue opinioni e il suo specifico punto di vista, e la elogiamo per aver tenuto il discorso in questa gioiosa occasione”.
The Guardian, 23 maggio 2017
Traduzione Andrea Sinnove, LRF Italia Onlus
English article, The Guardian:
Video,Daily Motion:
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