SVIZZERA: attivista tibetana maltrattata da personale dell’ambasciata cinese, avviata un’inchiesta penale.

BASILEA - Il Ministero pubblico di Basilea Città ha avviato un’inchiesta penale dopo che un’attivista tibetana ha sporto denuncia per presunti maltrattamenti subiti dai servizi di sicurezza dell’ambasciata di Cina. I fatti risalgono a domenica scorsa in occasione della Festa della luna, una ricorrenza cinese celebrata nella città renana dal 2010.

La denuncia contro ignoti è stata depositata ieri, ha indicato oggi all’Ats un portavoce del Ministero pubblico. L’attivista ha spiegato agli inquirenti che uomini hanno utilizzato la forza per placcarla a terra e prenderle i manifesti in suo possesso. Qualora gli autori delle vie di fatto e del furto fossero realmente impiegati dell’ambasciata cinese, la procura basilese contatterà le autorità federali competenti a Berna.

La Festa della luna è celebrata a Basilea dal 2010 nell’ambito del gemellaggio stipulato tra la città renana e quella cinese di Shanghai nel 2007. Quest’anno attivisti dell’associazione Gioventù tibetana in Europa hanno approfittato della ricorrenza per manifestare in favore della liberazione del Tibet e contro la propaganda cinese.

In una nota odierna, il presidente del governo di Basilea Città, Guy Morin, deplora gli incidenti avvenuti domenica. A suo avviso, i servizi di sicurezza dell’ambasciata di Cina sono intervenuti per proteggere durante il suo intervento l’ambasciatrice Xu Jinghu. La protesta degli attivisti ha invece potuto svolgersi normalmente prima e dopo il discorso della diplomatica.

Ticinoonline,12/09/2014

English version, Phayul,click here: Tibetan activists manhandled by Chinese Embassy staff in Switzerland

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