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Made in China, orrori dietro un’etichetta

Spesso quando cerchiamo di spiegare e di spiegarci il basso costo di tutta la merce proveniente dalla Cina, come scarpe, occhiali, vestiti, giocattoli, ci accontentiamo delle semplici risposte date dai media: ore di lavoro raddoppiate rispetto agli operai Italiani, sfruttamento del lavoro minorile, salari minimi; purtroppo però, non è tutto qui, dietro i costi abbattuti del “Made in China” ci sono storie di torture, omicidi, espianti e traffici d’organi illegali ed abusi contro la dignità umana che riguardano milioni di persone, dietro tutto questo c’è la storia dei Laogai.

Lager di oggi: i laogai cinesi

Oggi i campi di concentramento non sono solo una triste realtà del passato ma, in diverse varianti, continuano ad esistere ancora oggi. Non si parla più di veri e propri campi di concentramento che, pure, sono ricomparsi durante la guerra nella ex Jugoslavia, ma di campi di lavoro o di rieducazione, come quelli ancora oggi in funzione in Corea del Nord o nella Repubblica Popolare Cinese.

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Ecco il vero business dei comunisti

Tutti i prigionieri dei laogai sono sottoposti obbligatoriamente al lavoro forzato, le cui condizioni e tipo cambiano da campo a campo, è comunque stato riscontrato un alto tasso di mortalità, per vari motivi, inoltre il rischio di ammalarsi è alto, a causa della denutrizione e le scarse cure mediche.

Scarsa qualità e lavoro forzato dietro alcuni cibi cinesi

I record della Cina ormai non sorprendono più , così come non stupisce vedere il Paese raggiungere in poco tempo gli ambiziosi obiettivi prefissati da Pechino. Ma c’è un primato – scomodo – che il Dragone non riesce a scrollarsi di dosso: è quello della scarsa qualità dei prodotti alimentari.

Intervista a Lu Decheng

Intervista a Lu Decheng dove viene descritta la prigionia dell’ex dissidente e vengono denunciati e reati del regime cinese.

La centralità dell’uomo nel libero mercato. L’uomo tra dittatura e capitalismo: il caso Cina

Il giorno 25 maggio, presso la facoltà di Economia Federico Caffè, Roma Tre, ha avuto luogo un’interessante tavola rotonda, organizzata dall’associazione La Fenice, sullo scottante tema del rapporto tra la ricerca del profitto e rispetto dei diritti umani, con riferimento alla situazione cinese.

Appalti ai cinesi, pugno di ferro

Operai schiavi e griffe di casa nostra, il capo della polizia chiede un incontro con le associazioni di industriali e artigiani.

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