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Due adolescenti tibetani si danno fuoco nel Sichuan
Due giovani tibetani sono morti dopo essersi dati fuoco vicino al monastero di Kirti (contea di Aga, provincia cinese del Sichuan), in protesta contro il dominio di Pechino nelle aree tibetane.
La Cina spinge il Tibet alla disperazione
Si chiamava Nagdrol. Aveva diciotto anni. Era un monaco. Si è dato fuoco fuori dal suo monastero ed è morto a causa delle gravi lesioni provocate dalle fiamme che hanno danneggiato i suoi organi vitali.
Operai schiavi e dormitori prigioni nella fabbrica cinese
Un dollaro e 78 centesimi l’ora di paga, dormitori che sembrano celle, una folla di pendolari che si accalca all’entrata ed una catena di montaggio in 141 passaggi: sono notizie e immagini con cui la tv Abc documenta cosa avviene dentro la fabbrica di Foxconn a Chengdu, in Cina, dove negli ultimi due anni vi sono stati 18 suicidi fra le migliaia di operai che costruiscono i prodotti Apple.
Foxconn e la generazione migrante
Foxconn è il più grande produttore mondiale di componentistica per l’elettronica di consumo. Multinazionale taiwanese, è finita sotto la luce dei riflettori da quando, nel 2010, all’interno del suo stabilimento di Shanghai è cominciata una catena di suicidi tra i dipendenti.
Manifestazioni pacifiche e suicidi contro i sequestri delle terre in Guangdong e Jiangxi
Le proteste sociali che continuano a squassare la Cina aumentano ogni giorno di intensità. Dopo gli scioperi di Shanghai è la volta della ricca provincia meridionale del Guangdong, dove i residenti del villaggio di Wukan sono tornati di nuovo in strada per protestare in maniera pacifica contro la repressione del governo.
Apple vieta gioco su suicidi Foxconn
La Apple ha bandito dai suoi prodotti elettronici il gioco “Phone Story”, una impietosa critica dello sfruttamento al quale sono sottoposti i lavoratori delle fabbriche cinesi fornitrici della compagnia californiana.
Cina: nell”Ipad City’ vietato il suicidio
Tutti impazziscono per l’IPad, tutti lo vogliono, tutti lo acclamano. Ma chissà quanti si chiedono da dove materialmente arrivino questi ‘aggeggi’, chissà quanti ancora conoscono il nome “Foxconn” e quanti possessori di un iPad sanno che quel tablet che hanno tra le mani è stato prodotto in una mega azienda cinese, la Foxconn appunto, dove i ritmi di lavoro e le condizioni dei dipendenti sono al di là dei limiti umani.