Tolentino. La Conceria del Chienti passa ai cinesi

Dopo Poltrona Frau e Nazareno Gabrielli anche la Conceria del Chienti parla una lingua straniera, precisamente il cinese grazie a un accordo milionario con Jiuha Group Corporation Limited. In questo modo le tre industrie che sono state il fiore all’occhiello non solo della città, ma della nostra Nazione per professionalità e per l’alta qualità dei manufatti, non parlano più italiano.

Nell’accordo siglato a Pechino tra l’azienda storica di Tolentino, che questo anno festeggia i suoi 90 anni di attività, e Jiuha Group Corporation Limited uno dei principali gruppi industriali cinesi, si è parlato del rilancio dell’ occupazione e dello stabilimento stesso. Il Gruppo Jihua è un’azienda controllata dallo Stato cinese e quotata alla borsa di Shanghai. La società fa parte del gruppo a capitale statale XinXing Cathay International Co Ltd, 406^ società nella classifica internazionale di Fortune Top 500 (con un fatturato di oltre 30 miliardi di dollari).

L’accordo, in fase di definizione per quanto concerne i dettagli tecnici ed amministrativi, darà vita alla società ‘JH Conceria del Chienti Spa’ che comprenderà la costituzione di una trading JH Conceria del Chienti, di una cooperativa di lavoro, già costituita il 21 dicembre scorso con 60 persone, e del progetto Chienti Energy. Il ruolo di Presidente verrà ricoperto da Li Xuecheng (attuale presidente di Jiuha) mentre l’attuale liquidatore Marco Luppa sarà l’Amministratore delegato.

La nuova società nascerà con un capitale sociale di 5 milioni di euro, di cui 3 milioni versati alla costituzione e il resto in tempi brevi. Jihua Overseas Investments Company Limited deterrà l’85% delle pacchetto azionario della ‘JH Conceria del Chienti Spa’ mentre il restante 15% sarà di proprietà della Conceria del Chienti Project Cooperativa (la cooperativa formata dai dipendenti della CTC in liquidazione). Il liquidatore, Marco Luppa, ha affermato: “Questo accordo, di cui vado molto fiero, è stato possibile grazie a chi ha creduto in questo progetto, in un’azienda che ha ben 90 anni di storia… Tra i principali punti di forza di questo accordo c’è la possibilità di generare lavoro.

Le persone che saranno coinvolte si impegneranno, compatibilmente con le esigenze e le capacità produttive dell’azienda, a far crescere i volumi. E’ importante fare uno scatto mentale: lavorando con la testa e le dovute metodologie ci sarà un cambiamento radicale.

E’ la prima volta che un gruppo cinese, quotato in Borsa, decide di investire insieme ad una cooperativa italiana ed affidare alla stessa la lavorazione”. Con l’acquisto cinese esce di scena, dopo tantissimi anni, la famiglia Martarelli che si è spesa tantissimo per consentire all’azienda di famiglia di restare nel mercato; Angela e Monica Martarelli hanno commentato positivamente la conclusione delle trattative: “Il nostro obiettivo principale era salvaguardare l’azienda nel suo insieme e salvare i posti di lavoro di chi a questa azienda ha dato tanto. Il principio più importante che ci ha trasmesso nostro padre è il grande amore per il lavoro, che abbiamo voluto salvaguardare”.

Simone Baroncia,Scansione. Net,07/04/2014

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