Un incidente automobilistico?

Jigme K.Norbu, 45enne nipote del Dalai Lama e figlio del fratello maggiore Taktser Rinpoche, è morto nella notte di lunedì 14 febbraio negli Usa, in Florida, dopo essere stato travolto da un’auto di grossa cilindrata, un suv. Partecipava ad una marcia per sensibilizzare gli americani sull’indipendenza tibetana dalla Cina. Norbu camminava nella stessa direzione del traffico di un’autostrada costiera priva di illuminazione. L’investitore non è stato neanche incriminato. Chi vive nella zona dell’incidente, avvenuto a circa 40 km a sud di St. Augustine, definisce la State Highway A1A “una strada buia come la pece”, dove accadono molte simili disgrazie. Un automobilista ha lasciato un vaso di rose rosse per ricordare Norbu, che era attivista di un gruppo per il rispetto dei diritti umani e il giorno di San valentino aveva organizzato “la marcia per il Tibet” per ricordare il 51esimo anniversario della fallita ribellione tibetana contro i cinesi nel 1959, anno dell’esilio di suo padre, abate di un monastero, e di suo zio il Dalai Lama. Avrebbe voluto percorrere 482 km da St. Augustine sino a West Palm Beach, lieve fatica per lui che aveva alle spalle già 12.550 km percorsi a piedi o in bicicletta sempre negli Usa. “Una volta ho perso la sensibilità ad un piede” disse con i piedi coperti di lividi e ferite, “ma mi sento pieno di energia perchè la causa per cui lotto mi dà forza”.

Schneckenfuss

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