Uomo cinese rifiuta la vasectomia, picchiato a morte
Qiao Long, The Epoch Times, 20.08.2013
Il 28 luglio un uomo è stato ucciso durante un tentativo di rapimento da parte di tre funzionari di villaggio nell’estremo Sud-Ovest della Cina.
Il cinquantanovenne Guo Xingcong, del distretto di Laodian nella contea di Qiaojia in provincia dello Yunnan, è stato accusato di aver violato la politica di controllo delle nascite del Pcc e tre funzionari erano intenzionati a portare Guo in ospedale per costringerlo a sottoporsi a una vasectomia.
In un’intervista con Radio Free Asia (Rfa) del nove agosto, la moglie del defunto, Yu Shunxiu ha affermato di non riuscire a capire questa accusa, in quanto lei stessa è ormai sterile a quasi cinquant’anni di età.
(Nella Foto: La dimora dove il 28 luglio è stato ucciso il signor Guo Xingcong, 58 anni, per aver rifiutato una vasectomia dai funzionari del suo villaggio. Per distruggere le prove, le autorità locali hanno inviato più di cento funzionari della sicurezza a prendere il corpo di Guo lo scorso 5 agosto e lo hanno seppellito contro la volontà della famiglia)
«I tre funzionari del villaggio hanno trascinato mio marito alla porta d’ingresso della mia residenza. I miei vicini mi hanno detto che lì mio marito è stato picchiato a morte e che i funzionari erano fuggiti dalla scena».
Il figlio di Guo Xingcong, Guo Zhengcai ha detto a Rfa che due giorni prima che suo padre fosse ucciso, i funzionari del villaggio sostenevano che i suoi genitori avrebbero violato la politica del controllo delle nascite e sarebbero stati multati di diecimila yuan (circa 1.200 euro), a meno che Guo non si fosse sottoposto a una vasectomia. Tuttavia Guo ha rifiutato.
«Tre funzionari sono venuti il 28 luglio, con l’intenzione di rapire mio padre per una vasectomia forzata. Mio padre ha litigato con loro ed è stato ucciso davanti alla nostra residenza e quando sono tornata a casa quel giorno, ho trovato molti lividi sulla sua testa e sulle gambe. I funzionari sono fuggiti non appena hanno capito che mio padre era morto».
Guo Zhengcai ha detto a Rfa che quando nel 2006 il Governo locale ha lanciato la nuova politica di controllo delle nascite, hanno cominciato a fare pressione a suo padre per sottoporlo a una vasectomia, ma lui ha continuato a rifiutarsi.
«I miei genitori non hanno superato la quota delle nascite: ci sono due figli nella mia famiglia, io sono il più giovane e tra non molto compirò 26 anni».
Guo Zhengcai ha fatto appello ai funzionari locali per trovare e punire gli assassini e ha rifiutato di far cremare il corpo di suo padre, per tenerlo come prova.
Come risultato a questo appello, le autorità locali hanno inviato cento guardie di sicurezza per bloccare l’ingresso al villaggio, ammanettato i membri della famiglia Guo e rimosso il corpo per una sepoltura sbrigativa.
«Tra il gruppo composto da cento persone c’erano il vice governatore della contea, il vice direttore dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza e il capo del distretto», sostiene il figlio di Guo. «Hanno messo la mia famiglia agli arresti domiciliari. L’entrata era bloccata e nessuno poteva entrare».
In una dichiarazione rilasciata venerdì scorso dal centro stampa governativo della contea di Qiaojia, si legge che funzionari del villaggio Du Yuyong, Zhoa Xiaowen e Xu Fubin sono andati a casa di Guo il 28 luglio per l’attuazione del programma governativo del controllo delle nascite. Secondo la dichiarazione, i funzionari hanno trovato Guo Xingcong accovacciato nel cortile con la bava alla bocca, morendo poco dopo. La dichiarazione conclude dicendo che la morte di Guo è stata causata dall’ingestione dell’insetticida dichlorvos.
I funzionari hanno dichiarato di aver velocemente sepolto il corpo di Guo la settimana successiva per ragioni igienico-sanitarie, sostenendo che la famiglia di Guo aveva rifiutato di seppellire il corpo.
Il comunicato ufficiale si differenzia nettamente dal resoconto dei testimoni oculari.
Fonte: http://www.epochtimes.it/news/uomo-cinese-rifiuta-la-vasectomia-picchiato-a-morte—123861
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