Cina-Tibet: 3/7/1914 - 100 anni senza pace. Radio Padania intervista il direttore della Laogai Research Foundation
Il 3 luglio del 1914 a Simla, in India, venne siglato un accordo storico tra Cina, Tibet e Gran Bretagna per definire lo status e i confini del Tibet, promosso dai britannici per affermare la propria influenza in quell’area geografica a discapito dell’Impero russo, l’altra superpotenza in lotta per il controllo dell’Asia.
Secondo gli accordi la regione sarebbe rimasta sotto il protettorato della Cina, che si sarebbe dovuto impegnare a non interferire negli affari di governo, ma il delegato cinese Ivan Chen rifiutò di sottoscriverlo e lasciò il britannico Henry McMahon e il tibetano Lochen Shatra a firmare un accordo bilaterale privo di efficacia.
Con il nuovo assetto previsto dai trattati, i britannici si impossessavano dell’area nel nord-est dell’India corrispondente all’odierno Arunachal Pradesh.
Nella foto il palazzo del Potala a Lhasa a inizio ‘900, un tempo residenza principale del Dalai Lama, convertito oggi in museo dal governo cinese. (Archivio Rcs)
Per il centenario dell’accordo. Radio Padania ha intervistato il direttore responsabile della Laogai Research Foundation Gianni Taeshin Da Valle il 27/06/2014, sulla situazione attuale in Tibet.
Il direttore ha affermato:
“I tibetani sono un popolo che sta rischiando il completo genocidio, c’è un solo precedente nella storia: quello che il nazismo fece con gli ebrei, ma per i tibetani nessuno fa niente per porre rimedio alla triste condizione del Tibet che dura ininterrotta da 55 anni e dove ogni giorno i Diritti Umani sono costantemente schiacciati per l’arbitraria scelta di una potenza economica mondiale. “I motivi vanno ricercati negli interessi politici ed economici che le più influenti nazioni hanno con la Cina”.
Prosegue menzionando la recente denuncia di Amnesty International (vedasi rapporto annuale violazione dei diritti umani nel mondo, 2013) dove viene affermato che: “I governi si sono impegnati a tutelare i diritti umani solo a parole…”.
Laogai Research Foundation, 30/06/2014
L’intervista:
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